Il centro storico Fra le viuzze del centro storico si respira
un'aria che sa di antico; sarete catturati dalla magia di questi
angoli così pittoreschi, così colorati e sempre diversi fra loro.
Scalinate che conducono a piazzuole dalle quali si diramano vicoli
che ci invitano a proseguire fra le case, i negozietti e le persone
del paese. Là dove il sole fatica ad illuminare finestrelle, capitelli
o balconcini ricavati da angusti spazi, ritroviamo il colore dei
gerani, del glicine, della vite e della buganville. La Chiesetta
di San Pietro Sulla strada per Tremosine, nel cuore dell'oliveto,
sorge la chiesetta di S. Pietro, detta anche S. Pietro in Oliveto.
Già nominata nella bolla di Urbano III del 1186, è di antica origine
monastica. È di stile romanico, a una sola navata; all'interno spiccano
la piccola acquasantiera in marmo bianco e sulle pareti i bellissimi
affreschi (uno dei quali, nell'abside, rappresenta San Pietro) venuti
alla luce nel 1989, a seguito di un restauro. La semplicità della
chiesetta e l'essenzialità degli affreschi dimostrano quanto la
vita di allora fosse sollecitata da sentimenti di profonda religiosità.
La popolazione mantenne la consuetudine di recarvisi (fino al dopoguerra)
per le "rogazioni", processioni penitenziali per favorire il buon
esito delle semine e dei raccolti, nonchè occasionalmente per scongiurare
calamità naturali, malattie ed epidemie.
La frequenza delle processioni si ridusse nel corso del tempo
da ogni prima domenica del mese, a tre volte, poi due volte l'anno,
fino ai giorni nostri in cui viene celebrata la Messa nel giorno
di San Pietro (29 giugno). All'esterno la chiesetta ha un piccolo
portico dov e sono visibili particolari di affreschi e, ancor oggi
leggibili, fr asi che testimoniano avvenimenti importanti quali
la peste, la sconfitta di Napoleone, le raccolte sterili di oliv
a e le stagioni inclementi. Fino alla prima guerr a mondiale esisteva
un campanile che fu intenzionalmente abbattuto poiché costituiva
un riferimento pericoloso per la vicina postazione del cannone in
località Crocette. La chiesetta rappresenta quindi un preziosissimo
documento d'arte, di religione, ma anche di storia. La Chiesa di
San Benedetto La Chiesa parrocchiale, dedicata a S. Benedetto, è
stata ricostruita nel 1691 da Andrea Pernis, di Como, su una precedente
chiesetta romanica che sembra risalire a prima del sec. XI. La Chiesa
di San Rocco Situata a nord del centro storico, venne costruita
verso la metà del 16° secolo come ringraziamento dei Limonesi scampati
alla contagiosa peste che colpì in quegli anni gran parte del Nord-Italia.
La chiesetta
venne rifinita nel corso dei due secoli successivi affrescando le
pareti e costruendo il campanile. Durante la prima Guerra Mondiale
subì ingenti danni, in seguito sommariamente riparati; nel 1957,
quando furono eseguite opere di riparazione e di restauro, vennero
alla luce alcune pitture del '500. Ben inserita nel contesto paesaggistico
tra la roccia, il lago e le limonaie, è uno dei luoghi piu amati
del paese; vi si accede attraverso una caratteristica scalinata
sempre adornata di fiori e piante tipiche del Garda. Vi si celebra
ancor oggi nel giorno di San Rocco (16 agosto); nel mese di maggio
vi si recita il Rosario.
Le Santelle
A testimonianza della profonda religiosità di un tempo, oltre
a chiese e cappelle sono ancor a numerosi a Limone gli affreschi,
le croci e le edicole di soggetto sacro, comunemente definiti "capitèi".
Simboli di fede, di speranza o di riconoscenza, sono posti sulle
facciate delle case, ai crocicchi, lungo le stradine che univano
il borgo alla campagna (caratteristica in tal senso via Capitelli)
e i sentieri che salivano verso la montagna. La popolazione è particolarmente
devota ai "capitèi" della "Madonna del bis", in via Capitelli, della
Madonnina, in via Milanesa, di San Luigi, alle Fasse, di San Giovanni
Nepomuceno, in via Tamas, ad un'estremità del ponticello sul torrente.